Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

sabato 14 luglio 2012

Toponomastica:Ci sono o ci fanno ?




A questo punto,dopo i numerosi rilievi evidenziati su un uso della toponomastica abbastanza disinvolto e a tratti anche irriverente, mi chiedo se i signori componenti della commissione responsabile della titolazione viaria intendano correre ai ripari e rimediare su alcune leggerezze che non sono pertinenti con un corretto uso della nomastica . L’ultima,- ma sarà proprio l’ultima?- riguarda la straordinaria licenza che si è data questa solerte commissione a desantificare,come se in ciò ci fosse una mente sopraffina a far da regia,tutto ciò che appartiene ai canoni ecclesiali. Avevo denunciato l’uso improprio,sintomo di una vera mancanza di cultura,dell’appellativo di monsignore, al posto di Vescovo. Il risultato è stato un calderone di vie di monsignori, indistinguibili dai vescovi di questa città. L’ultima ciliegina l’ho trovata in una traversa del Lungomare S.Vito ( secondo la neo cultura dovrebbe essere Lungomare Vito) : il solito tris di mattonelle con sopra pennellato Via Crescenza e Modesto. Riesce difficile anche tentare di compenetrarmi nella fulgida mente dalla quale è scaturita questa perla di titolazione, in riferimento ai santi Crescenza e Modesto, rispettivamente  nutrice e precettore di S.Vito,patrono della città che gli diede i natali. Non si comprende la loro desantificazione nella toponomastica. In questa città c’è chi santifica e desantifica a suo arbitrio, incurante dei canoni, della storia e del rispetto che ad essa si deve .

3 commenti:

Pino Catalano ha detto...

Propondo una intitolazione di una via cittadina alla "Modesta Commissione per la Toponomastica cittadina". Con relativa tabella recante i nomi dei componenti, a futura memoria.

Pino Catalano ha detto...

Propongo l'intitolazione di una via cittadina: "Alla modesta Commissione per la Toponomastica" con targa relativa indicante i nomi, per futura memoria (non solo per questo singolo episodio). Però ho la convinzione che la realizzazione delle targhe sia affidata alla libera interpetazione di chi materialmente realizza le ceramiche. Nella commissione vi sono alcuni laureati, pertanto mi sembrano enormi gli svarioni che si notano in tutta la città per essere loro attribuiti. Forse il sindaco dovrà nominare un nuovo "esperto" addetto al controllo delle targhe prima della loro affissione. Oppure il sindaco, che tanto ama la sua cittadinanza, con la sua verve ironica, ha deciso di realizzare uno stratagemma per tenere allegri i cittadini e i visitatori.

Anonimo ha detto...

Quoto il 2° commento del dr. Catalano, specie il passaggio sull' affidamento a chi materialmente realizza le ceramiche dell'apposizione della scritta..è quel che intendevo richiamando il proverbio "a mazara cu si susi prima la matina cummanna!"
valenziano