Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

martedì 18 marzo 2014

Quando l'ignoranza e l’indifferenza generano disastri

Mazara:La fontana donata da Pietro Consagra
Il restauro dei murales dello stadio “N.Vaccara” voluto anni fa dall’amministrazione Macaddino e affidato con molta sufficienza e leggerezza al pittore (!) Mazzaro, conferma ancora una volta che quando l’ignoranza di chi è chiamato ad amministrare si associa all’incompetenza e all’incapacità, i disastri sono inevitabili. Abbiamo lamentato da tempo, su questo blog, la mancanza di una vera e seria politica culturale da parte delle amministrazioni che si sono succedute negli ultimi trent’anni. Ciò ha contribuito a far si che opere librarie, architettoniche, monumentali assieme a opere scultoree e pittoriche di pregio, inclusi i murales di tre famosi artisti siciliani, Totò Bonanno, Franco Lo Cascio e Saverio Rao, subissero l’affronto dell’abbandono e del degrado tra l’indifferenza generale. Dei murales in questione è stato fatto scempio attraverso un intervento maldestro, inadeguato e offensivo nei confronti degli autori originali, i quali si sono visti cancellare anche le loro firme. In compenso, l’incapace artista nostrano ha dato prova della sua cultura e della sua sensibilità nel certificare con disinvolta maestria il suo artistico Ristavori. Leggi l’articolo di Giacomo Cuttone su questo blog.

Nessuna voce della così detta cultura cittadina si è alzata allora perché venisse fermato quello sfregio. Oggi quei murales sono tristemente destinati a scomparire nel disinteresse generale, non ultimo quello dell’attuale amministrazione Cristaldi che pure del recupero artistico ha fatto e fa il suo principale cavallo di battaglia. Avviata sulla via del degrado e dell’incuria, anche la scultura della fontana di Pietro Consagra è da anni bisognosa di interventi mirati, da affidare a degli esperti, per ricomporre alcune placche metalliche andate perdute, e per sostituire l’intero sistema degli ugelli di uscita dei getti d’acqua, consentendo in tal modo alla collettività di potere godere di una delle opere di indubbio valore estetico ed artistico che tutte le capitali del mondo vorrebbero avere. Anche su questo versante il silenzio è assoluto. Mi chiedo quale sia il compito degli assessori alla cultura.
Per riparare agli errori commessi occorrerebbe una radicale inversione di tendenza da parte di chi è chiamato ad amministrare, l’attuale amministrazione lo ha fatto in modo parziale, ovvero fare della cultura un reale trampolino di lancio che sia speranza di decollo turistico della Città. Per far ciò, è necessario abbandonare alcune velleitarie pretese di monopolizzazione culturale e dare inizio a una strategia di interventi qualitativi, a cominciare dalla formazione di un think tank che veda coinvolte le migliori sensibilità intellettuali che questa città sa esprimere, senza guardarne l’appartenenza.
Lo scrivo come promemoria per i candidati sindaci.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Condivido. Come l'autore, ritengo, condividerà che l'espressione 'monopolizzazione culturale' rappresenta un ossimoro.. Valenziano