Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

mercoledì 1 aprile 2015

L’annacamento e il business del caro estinto

Avevo affrontato il problema del cimitero in un altro post,  seppur  in forma impersonale e distaccata, astenendomi, non senza un certo sforzo, dal far prevalere la legittima rabbia e accettando, insieme alla mia famiglia, il disagio momentaneo. Sembra, però, che le buone maniere, l’educazione, la civile comprensione  di una situazione drammatica e  intollerabile  che questa amministrazione ha ereditato e che tuttora non ha saputo  né voluto risolvere, servano a poco di fronte all’ottusità della burocrazia o alla negligenza gestionale del cimitero. Il fatto è semplice: il comune di Mazara aveva venduto, o destinato illegalmente ad altri, loculi che non erano di sua proprietà e appartenenti alla Società  Militari in Congedo  che li aveva costruito a proprie spese, avendone anche acquistato il terreno. I loculi erano e sono per legge destinati ai soci, tra i quali i miei genitori. Lo stesso anche per quelli di proprietà di privati cittadini. La sorpresa  si ha esattamente un anno fa, alla morte di mio padre, quando, nel procedere alla tumulazione della salma, ci accorgiamo che entrambe le tombe erano occupate. A nulla sono valse le proteste tanto che abbiamo  dovuto accettare un loculo provvisorio peraltro in una zona in cattivo stato, e dopo avere pagato il balzello di duecento euro per la sepoltura, con l’assicurazione che l’ufficio avrebbe attivato tempestivamente tutte le procedure per la   restituzione delle tombe ai legittimi proprietari. Ebbene, dopo varie raccomandate a chi di competenza, , senza mai peraltro ricevere una risposta scritta, e dopo tanti approcci con i responsabili, dirigenti e politici, come se si dovesse loro chiedere un favore, alcuni giorni fa viene liberato un loculo e si è potuto traslare la salma, ovviamente a seguito di regolare domanda di estumulazione, pagamento di trenta euro di diritti all’ASP e  allegato regolare marca da bollo di sedici euro. Balzelli questi che ovviamente non saranno rimborsati dall’amministrazione.
Per liberare l’altro loculo non hanno dato risposta alcuna. “Per adesso accontentati di questo” è stato detto!  E’ un modo assai cortese dell’esercizio dell’annacamento, specializzazione dei funzionari e dei politici di questa amministrazione.  L’annacamento diventa, poi, ineluttabile, dinanzi alla minaccia, peraltro doverosa, di ricorrere alla magistratura, soprattutto quando si fa notare che in casi simili, e solo perché gli  interessati erano politici vicino all’amministrazione,  l’atteggiamento della stessa era stato diverso per solerzia e tempestività di soluzione,arrivando addirittura ad una determina sindacale di massima urgenza. In questo caso vale il detto « Vicinu lu re beatu cu c’è»?
 Vorrei far  capire a chi amministra che il rispetto della legalità è un valore non negoziabile, e come tale deve essere prevalente in ogni atto amministrativo e che «lor signori» sono stipendiati dalla collettività e come tale sono al suo servizio. A tutto c’è un limite.  Nel caso particolare non è tollerabile che si speculi sul caro estinto per far cassa illegalmente e  violare le norme più elementari dell’etica . Intanto passano i mesi e Aprile è l’ultimo idoneo per le estumulazioni. Poi se ne riparlerà a Novembre.  Più annacamento di così!
In appendice: è utile far notare, per quel che può valere, la scarsa  professionalità  degli addetti  a questi delicati compiti di estumulazione, privi del minimo decoro umano  necessario per potere svolgere l’ingrato e penoso lavoro, peraltro non supportati da strumenti e attrezzature idonee, sia sul piano della professione sia su quello dell’igiene. Cosa aspetta l’amministrazione a indire una gara di appalto affinchè si privatizzi tale servizio di manutenzione e di traslazione delle salme  per renderlo più decoroso e civile?  

1 commento:

Unknown ha detto...

Buongiorno, sono un avvocato e conosco bene la pietosa inerzia ed inattività dell'amministrazione comunale che tratta i cittadini quali sudditi ed i servizi da offrire alla comunità quale "favori".Dovremo prendere maggiore consapevolezza dei nostri diritti e cercare di lottare per farli valere sebbene in altri paesi "civili " questo non accade.