Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

domenica 4 ottobre 2015

Blu Sea Land: L'Istituto Euroarabo presente con un film e un monologo teatrale.





Continua la proficua collaborazione tra L’Istituto Euroarabo di Mazara e il Distretto della Pesca.
Nell’ambito degli eventi del Blu Sea Land 2015 , su proposta dell’associazione culturale di Mazara saranno presentati il film documentario Il Limite, regia di Rossella Schillaci e il monologo teatrale Omu cani diretto e interpretato da Davide Dolores.
 Il Limite è il racconto della vita quotidiana dell’equipaggio di un peschereccio d'altura siciliano diventa specchio del presente e racconta della crisi che produce effetti sull’intera esistenza dei pescatori, confinati per lunghi mesi tra la stiva ed il ponte. Il peschereccio Priamo sta rientrando a Mazara del Vallo e l'equipaggio si prepara a riabbracciare i familiari dopo tre settimane di pesca in alto mare tra Lampedusa, la Tunisia e la Libia.
Sulla nave il capitano, il timoniere e il motorista sono italiani, mentre il capo-pesca e i due marinai sono tunisini. La storia parte da qui, dalla città che vanta la marineria più grande d'Italia nonchè una folta comunità tunisina insediatasi tra le vie decrepite del centro storico, chiamato ironicamente la "Casbah". Un racconto intimo e partecipe sulla lontananza: dopo pochi giorni a terra, gli uomini lasciano le loro famiglie e ripartono per un altro mese. La rete viene calata ogni 4 ore, giorno e notte, con buono o cattivo tempo, la convivenza a bordo è difficile, i dialoghi sono rari, coperti dal rumore del motore e degli argani. Attorno solo mare e gabbiani, e i suggestivi orizzonti del Mediterraneo a un passo dall'Africa, dove il peschereccio incrocia i migranti diretti in Europa.
Il film sarà proiettato il 10 Ottobre alle ore 19.00 nella piazzetta di S. Michele, a Mazara.



Omu cani è un monologo teatrale scritto e diretto da Davide Dolores che racconta in modo originale un personaggio clochard  molto caro ai mazaresi.
Così scrive il regista nelle sue note di regia.
Note di regia
All’inizio del 1940 compare a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, un misterioso clochard che nessuno conosce. Vive randagio per la città, ed è per questo motivo che gli abitanti prendono a chiamarlo “omucani”, uomo cane.
Questo personaggio, tuttavia, non è un mendicante qualunque perché ha modi e atteggiamenti di una dignità che lo distingue dagli altri che come lui hanno deciso di allontanarsi dalla società. Inoltre, a quanto pare, parla un italiano perfetto ed è molto abile in matematica.
Pochi anni prima, nel 1938, il grande fisico nucleare catanese Ettore Majorana era scomparso misteriosamente sul traghetto che da Palermo lo stava riportando a Napoli. A Mazara del Vallo iniziano così a circolare voci sempre più insistenti sulla vera identità dell’omucani.
Pur partendo da questa e da altre incredibili coincidenze, il monologo che metto in scena non vuole indagare una vicenda storica che è stata già chiarita ufficialmente dagli inquirenti.
L’obiettivo è piuttosto quello di far conoscere la figura dell’omucani  nella sua capacità di osservare il mondo da un punto di vista diverso, alternativo (esattamente come Ettore Majorana), vivendo da cane ma senza perdere mai la sua umanità. Anzi, forse vivendo da cane proprio per riscoprirla, l’umanità, ancor di più in tempi come questi in cui i “diversi”, gli “sconosciuti” provenienti dall’Africa e dal Medio Oriente vengono a bussare alle porte dell’Europa.
Un monologo di narrazione che muovendo da una storia particolare, vissuta da una città, Mazara del Vallo, a confini dell’Europa ma al centro del Mediterraneo, cerca di invitare ad una riflessione di respiro universale.
Davide Dolores
Sabato 10 ottobre, ore 21.30, ex chiesa di sant’Ignazio Piazza Plebiscito. Mazara.

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