Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

domenica 8 agosto 2010

Una cultura piccola piccola.

Ebbene, devo ammetterlo: ci avevo creduto, ci avevo soprattutto sperato. Pensavo che la vera rivoluzione politica, con l’elezione di Cristaldi a sindaco di Mazara, fosse il rilancio e il decollo Culturale ( con la C maiuscola) di una città abbandonata per decenni al dominio di lanzichenecchi e trasformata in una contrada di periferia abitata da borgatari festaioli e pantagruelici. Il sindaco deputato aveva imperniato la sua campagna vincente sul rilancio della Cultura in una città che da tempo ha perduto la memoria del suo passato. Moltissimi cittadini appartenenti a diverse aree politiche, ne erano rimasti affascinati. Molti di noi, pur non essendo della stessa area politica del sindaco, hanno abbracciato con entusiasmo quel progetto, scendendo in campo direttamente a fianco di Cristaldi, mettendoci la faccia e l’intelligenza. Ci eravamo Cristaldizzati. Ad un anno appena trascorso, è proprio sulla politica della Cultura che l’attuale amministrazione rivela tutte le sue ambiguità e la sua approssimazione progettuale. Aveva promesso il coinvolgimento delle migliori intelligenze cittadine, una sorta di think tank, indipendente dalla politica ma collaborante con l’amministrazione, un pensatoio che progettasse itinerari e percorsi culturali con finalità anche di educare i propri cittadini, per anni abbandonati a se stessi, e nello stesso tempo richiamare l’attenzione dei mass media su alcune manifestazioni di prestigio che potessero fungere da volano per il decollo di una città segnata dal tracollo della sua principale fonte economica. Invece aspettative e speranze  sono  andate deluse a iniziare dalla scelta dei consulenti che il primo cittadino ha voluto al suo fianco. Quando si pensa di avvalersi di consulenti, il pensiero va a degli esperti, con comprovate esperienze sul campo, con profonda  conoscenza del territorio, con indiscusse capacità progettuali; figure di grosso spessore intellettuale. Se le scelte cadono al contrario su persone normali, di intelletto normale, di cultura scolastica normale, allora tutto è destinato a restare immutato se non a peggiorare. E così è stato in questo primo anno di sindacatura. La cultura che, ahi noi, ci viene propinata, è costituita da commediole dialettali farsesche, da performance in cortili, da piano bar dilettantistici che servono solo a soddisfare la clientela di qualche gestore, da ripetitive comparsate di artisti di strada. Più di una città ambiziosa, Mazara sembra un borgo rurale i cui catalettici borgatari vengono nutriti a base di“ broru di ciciri”. Altro che piccola capitale del mediterraneo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Coma abbia fatto una persona come Cristaldi a catalizzare le elevate aspettative di molte delle menti migliori della nostra città per me rimane un mistero...
Valenziano