Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

venerdì 17 giugno 2011

Cristaldi: Due anni da sindaco. Primo bilancio

Cortile degli Aragonesi
Sono passati appena due anni dall’elezione di Cristaldi  a sindaco di Mazara, e all’indomani di essa,  il titolo di apertura che avevo postato sul blog  era:“ Good morning Mazara ! ”  giustificato  anche dall’enorme  percentuale di suffragi  che il neo eletto sindaco aveva ottenuto dai suoi concittadini. Quei voti rappresentavano un forte  segnale di fiducia accompagnato da una istanza di vero cambiamento nella vita amministrativa della città. Erano anche il primo segnale reattivo di coscienze rimaste per lungo tempo inerti e intorpidite, anestetizzate da una miscela  di oblìo, di indifferenza e di  rassegnazione.  Dalle urne era uscita la reazione dei cittadini stanchi di assistere ad una competizione elettorale fatta di tentativi di delegittimazione, di invettive, di una politica impregnata da accordi limacciosi, da apparentamenti  indecenti.  Quei voti esprimevano anche il desiderio della gente di sognare, di sperare in un domani  diverso, fatto di piccole e grandi aspettative.  Quei voti costituivano la forza di spinta necessaria a permettere alla città di  potere uscire dal tunnel  della mediocrità e del provincialismo che l’aveva impoverita sotto l’aspetto politico, economico e soprattutto culturale e dove era stata  relegata, da troppo tempo,a paria  della  provincia . Quel “ Good morning” voleva significare anche l’affrancamento da una condizione di assoggettamento dai signori della politica. La speranza di rinascita era giustificata anche da un programma di grande respiro, chiaro, affascinante e che colpiva la pancia della gente, come la liberazione della città dal cappio dei passaggi a livello, la bonifica del lungomare divenuto da anni una discarica fognaria a cielo aperto, la regolazione del traffico urbano caotico e insostenibile, e soprattutto quello che era un problema di ordine sociale, il centro storico divenuto “ terra di nessuno”, abbandonato, saccheggiato, umiliato, distrutto. Si trattava di un programma  ambizioso, sicuramente irto di ostacoli politici,  non potendo contare , il sindaco, del supporto di una sua maggioranza in consiglio comunale. Difficoltà che aumentavano a causa di una incomunicabilità tra  il Sindaco e  la presidenza del consiglio, che era motivo di conflittualità e reciproca insofferenza. Quale è il primo bilancio di questi due anni di amministrazione Cristaldi? E’ indubbio che grandi energie sono state indirizzate al recupero e al risanamento del centro storico con risultati lusinghieri.
Vicolo San Francesco
A fronte di modeste risorse economiche impegnate, a buona parte del  centro storico, con i suoi vicoli e i suoi caratteristici cortili, è stata ridata dignità riportandovi i servizi primari e riqualificandoli con inserimenti di scenografie in ceramica costituite da piastrelle o vasi   e realizzate da studenti, professionisti locali o dallo stesso sindaco. Il centro storico è adesso senz’altro più gradevole e accogliente, e vale la pena riscoprire una parte della città rimasta sconosciuta per decenni agli stessi cittadini. Il centro città, trasformato in isola pedonale, si mostra ordinato e arredato con equilibrio e gusto, attraente; inoltre, passeggiando per lo storico lungomare, bonificato dopo mezzo secolo di disinteresse e abbandono, e il cui arenile il sindaco vorrebbe trasformare nella “ spiaggia in città”, si può godere delle bellezze naturali che questo mare sa offrire con le sue albe e i suoi tramonti e dove si può accompagnare con lo sguardo  i pescherecci oltre i confini dell’orizzonte.
 Complesso Monumentale di Santa Veneranda
Inoltre, la restituzione alla loro funzione culturale  del restaurato Teatro Garibaldi  e del Complesso Monumentale di Santa Veneranda, consente all’amministrazione di mostrare due strutture di rilevante pregio storico -  architettonico da  inserire in un progetto culturale di eccellenza e di ampio respiro. Passa attraverso questi due nuovi nuclei culturali, insieme al restaurando Centro polivalente di cultura, l’ambizioso progetto del sindaco di riportare in città manifestazioni raffinate con  finalità e spirito che furono proprio dei trascorsi “Incontri dei popoli del mediterraneo”, attraverso i quali la città diventava centro propulsore culturale dell’intero bacino mediterraneo, cenacolo di letteratura e poesia,  di musica e arte, di  manufatti e creatività.
Teatro Garibaldi
 Realizzare tutto ciò in poco meno di due anni, con i limiti di bilancio imposti dal rispetto del patto di stabilità è come fare un piccolo miracolo. Ho definito tutto questo come “ rivoluzione Cristaldiana” e non per piaggeria. C’è un tempo per criticare e uno per apprezzare e riconoscere il lavoro svolto dal sindaco. Su come è stato gestito il recupero del centro storico, sulla validità degli interventi e sulla assenza dei piani di gestione dell’intero tessuto architettonico e urbanistico della parte antica della città lasciamo che siano gli esperti ad arzigogolare. Tutto rose e fiori allora? Non tutto; uno dei punti focali del programma del sindaco ha ricevuto uno stop molto energico da parte di tutti gli enti interessati. L’eliminazione dei passaggi a livello che strangolano in una morsa l’intera città, e il cui progetto aveva trovato l’ entusiastica adesione di gran parte della cittadinanza, è stato sonoramente bocciato proprio durante una conferenza tenuta a Mazara e fortemente voluta dal sindaco; i presidenti di RFI, di Trenitalia e lo stesso  ministro delle Infrastrutture e Trasporti  On.Matteoli  hanno dichiarato la loro contrarietà alla soppressione della ferrovia dalla città, ed invitato il sindaco a presentare progetti alternativi. Capitolo chiuso dunque? In assenza di serie opzioni e senza copertura finanziaria, il problema dei passaggi a livello sembra non avere soluzione. Mancano ancora tre anni alla fine del mandato di Cristaldi, c’è ancora tanto da fare. Dal porticciolo turistico al risanamento del porto canale per non trascurare la sicurezza nel centro storico e il rilancio del turismo. Opposizione permettendo.

4 commenti:

Vito Macadino ha detto...

Vivo ormai da oltre 20 lontano da Mazara ma seguo le cose mazaresi tramite la rete.
Non c'è da stupirsi che la ferrovia non si possa spostare o eliminare serviva solo per la campagna elettorale. Però se questa piccola bufala è servita per dare visibilità al centro storico o per aprire il Teatro Garibaldi o per avere un lungomare vivibile si può sorvolare sulla sulla piccola bufala.
Resta di fatto che il centro storico di Mazara è prigioniero della ferrovia, non tanto per la circolazione delle auto quanto per le emergenze urgenze di 118 e vigili del fuoco.
Bisognerebbe pensare a una soluzione che parta dal discorso emergenza urgenza magari utilizzando questi due argomenti si possano trovare i soldi per eliminare magari solo uno dei passaggi a livello. Grazie per lo spazio concessomi

Anonimo ha detto...

La peggiore amministrazione della storia di Mazara é proprio questa del Cristaldi. Incompetenza, trascuratezza, totale disattenzione per i quartieri meno favoriti, razzismo, insicurezza pubblica, Mazara al buio fisico ed oscurantistico! Proprio la tipica amministrazione fascista.

Anonimo ha detto...

Ascrivere alla giunta Cristaldi i meriti per il recupero del complesso monumentale di S.Veneranda e del Teatro Garibaldi mi sembra inesatto, specie se, poco dopo, si vantano risultati ottenuti 'in 2 anni'. A quegli edifici, infatti, si lavorava da molto più tempo. Fuorviante, poi, voler presentare Cristaldi come colui che vuole 'affrancare la città al cappio dei passaggi a livello'..No, questo si può dire di Macaddino che è riuscito a realizzare il sotto-passo di San Vito. Cristaldi vuole, semplicemnte, soppriemere la ferrovia a Mazara..Ovvio che si scontri con tutti, a cominciare dal Ministro competente, ancorché del suo stesso partito..
valenziano

Anonimo ha detto...

L'amministrazione delle tenebre, culturali e materiali. Culturali per motivi ovvi. A parte li quartari, gestione nepotistica, carabinieri a cavallo e forze dell'ordine distaccate solo nel centro storico, Mazara é una città morta e sepolta dal punto di vista della vera e profonda cultura, che é quella scientifica e positiva. Materialmente, poi, la cittadina é praticamente al buio, forse perché le tenebre sono proprie del fascio, ovvero del berlusconianesimo. Questo esimio Signore, principe delle tenebre costituisce la peggiore amministrazione che la città abbia mai avuto, battendo perfino l'amministrazione immediatamente precedente che fu il massimo della volgarità, dell'ignoranza e dell'incuria. Ma, al peggio, in queste lande abbandonate, non c'é mai limite!