Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

lunedì 9 gennaio 2012

Alessandro Marino :un concerto che non si dimentica.



Scoppiettante il recital del pianista mazarese  Alessandro Marino
 nello storico Teatro Garibaldi di Mazara
Si  è aperta in maniera scoppiettante la 34^ Stagione concertistica dell’Associazione Amici della Musica di Mazara. Dopo avere peregrinato per anni alla ricerca di una sede dove potere tenere  i concerti, ecco  che finalmente  viene messo a disposizione dell’associazione il Teatro Garibaldi ,finito di recente di essere restaurato, e che in tal modo  si riappropria,dopo una chiusura durata sessantanni, della sua identità  ritornando ad essere  fucina di cultura e di musica colta. Hanno di che essere soddisfatti la presidente dell’associazione Flora Savona Marrone e tutti i soci per la pregevole sede assegnata loro dal sindaco Cristaldi,il quale,nel suo  breve saluto iniziale ha voluto sottolineare che la prestigiosa sede dello storico teatro ritornasse ad ospitare solo eventi di alto livello e di nicchia, vista la limitata capienza di posti consentita. E di grande livello è stata l’inaugurazione della stagione con il recital pianistico del mazarese Alessandro Marino,da tempo residente a Milano. Possiamo definirlo l’evento musicale dell’anno senza essere tacciati di eccessiva enfasi? Il concerto del pianista mazarese Alessandro Marino è stato e resterà un evento memorabile negli annali della cultura musicale mazarese, e non solo perché si è tenuto nel  luogo che meglio ha  simboleggiato la musica e cultura della città, il Teatro Garibaldi, ma anche perché  è stata  data la possibilità  a pochi mazaresi di apprezzare le  straordinarie capacità e il virtuosismo del pianista 24enne,  grazie alla scelta di  un programma di non facile esecuzione se non si è dotati di assoluta padronanza della tastiera. Il concerto comprendeva brani di Saint Saens/Liszt - Danza macabra; Hummel - Rondò op. 11;  Moscheles - Fantasia su temi del Nabucco;  Liszt - Rapsodia ungherese n. 14, mentre nella  seconda parte  sono stati  eseguiti brani di straordinaria complessità  di autori come: Gottschalk - Tournament Galop; e    Alkan - Sinfonia per pianoforte solo op. 39 nn. 4-5-6-7 :Allegro- Marcia funebre-  Minuetto – Finale. Quest’ultimo brano ha mostrato agli entusiasti spettatori il virtuosismo, l’agilità, la velocità di esecuzione  non comune del pianista,uno dei pochi in Italia a eseguire nel campo concertistico opere di così elevata difficoltà; non per niente la sinfonia op. 39  di Alkan è da considerarsi tra le pagine più  difficili ed ardite dell’intera letteratura pianistica. Intensa l’emozione provata dal pubblico il quale con fragorosi  e lunghi applausi ha voluto manifestare in piedi il proprio entusiasmo per il giovane concertista mazarese.





             







             

             

             

             


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