Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

domenica 4 maggio 2014

Amministrative a Mazara. Pubblicate le liste e designati gli assessori tra forti mal di pancia nei vari schieramenti.



Pubblicate le liste per le prossime amministrative, appare sempre più chiaro il rapporto di forza dei vari schieramenti politici. La lettura di questi elenchi mostra i partiti istituzionali in preda a una crisi di identità ormai irreversibile. Incapaci di rinnovarsi e di attrarre nuova linfa, insensibili alle richieste di rinnovamento sempre più pressanti gridate dagli elettori, i partiti, o quel che rimane di loro, si ritrovano invischiati nei soliti giochetti e tatticismi incuranti se questi provocano erosioni nel loro elettorato. I partiti storici, a leggere quegli elenchi, si presentano a tal punto sbrindellati da ricorrere a rabberciature talmente variegate da far concorrenza ad un ordito patch work. Non si curano neanche dell’apparenza se alla forte richiesta di ricambio generazionale e di rinnovamento presentano candidati ultra settantenni e ottantenni; si rimane increduli dinanzi a simili scelte che non fanno altro che acuire il già profondo solco tra la politica virtuale e la società reale. Frattura che si divarica ulteriormente dinanzi ai comportamenti gattopardeschi che impongono il riciclo di personaggi attraverso una sorta di tarantella intrecciata con bizzarre movenze e cambi di partner. Ciò interessa tutte le liste in corsa per accaparrarsi uno scranno di consigliere comunale, ma anche quelle assessoriali, alcune designazioni delle quali sembrano essere state fatte con disinvoltura, ad eccezione del M5S, almeno a sentire i mugugni dei tesserati e dei simpatizzanti degli schieramenti politici. Tutto ciò non mancherà di avere ripercussioni in termini di consenso. Le sorprese, semmai così si possono chiamare, riguardano la composizione delle liste di appoggio al candidato sindaco Pino Bianco. I suoi manifesti iniziali lo presentavano sostenuto da ben sei simboli, che alla prova dei fatti si sono dimostrati solo disegnini su palloncini gonfiati ad aria. Il candidato del PD alla fine si trova a guidare un piccolo e raffazzonato plotone di legione straniera, con un PD, che incapace di presentare una propria lista autonoma,è costretto a ricorrere, per salvare la faccia, a tante presenze esterne di altra appartenenza politica. Quello che è più triste è l’incapacità della nuova dirigenza di presentare una lista completa, nonostante i vari innesti innaturali. Una dimostrazione che il PD rimane un partito senza anima, senza strategie e dove anche le comparse si atteggiano a primedonne. Rimasto con solo due liste, anzi, una e tre quarti, sul candidato Pino Bianco incombe l’incubo dello spettro di dieci anni fa. Ascoltando lo sfogo di alcuni iscritti al PD, ciò che emerge è lo scarso entusiasmo, lo sconforto e la rassegnazione per un partito che non c’è e soprattutto per qualche designazione assessoriale indigeribile ed incomprensibile.
Non è che in casa futurista l’entusiasmo sia alle stelle. Delle tre liste che sostengono Cristaldi, proprio quella doc,  “I Futuristi”, creatura della stesso sindaco, appare la meno attrezzata per raccogliere consensi. Di contro, sono molti a pensare che un bel gruzzolo di suffragi possa arrivare dal movimento “Osservatorio Politico” facente capo all’assessore Billardello. Sarà lui destinato a raccogliere l’eredità di Cristaldi? L’altra lista ,”Liberi, ”spera di superare il quorum e di limitare i danni rispetto alla tornata precedente. Anche tra i futuristi non mancano i malumori e i mal di pancia per le designazioni assessoriali, alcune delle quali risultano difficile da accettare persino a chi è stato molto vicino, in questi anni, al primo cittadino. In queste condizioni sono molti a ritenere che, per il sindaco, il percorso di raggiungere il ballottaggio si faccia sempre più irto. La speranza alla quale sembra aggrapparsi Cristaldi è il voto disgiunto che dalle urne possa rovesciare i sondaggi attualmente sfavorevoli alle sue liste. Cristaldi rimane nell’immaginario collettivo ancora un personaggio politico popolare anche se in declino dopo la sconfitta dell’assegnazione del simbolo di Forza Italia .
In casa Scilla non si brinda consapevoli che la partita è difficile, ma le speranze di arrivare al ballottaggio dietro Torrente incominciano a diventare concrete, in considerazione che le liste coalizzate a sostenere l’ex deputato regionale sono motivate e intenzionate a dire la loro con molto determinazione. Inoltre, l’avere designato la squadra assessoriale al completo, così come ha fatto il candidato di M5S, al fine di evitare manfrine e accordi sottobanco, costituiscono motivo di chiarezza molto apprezzato dai suoi simpatizzanti. Scilla ha fatto il colpo grosso acquisendo nella sua squadra una figura di grande prestigio, l’ing. Vincenzo Montalbano-Caracci, il quale potrà giocare un ruolo fondamentale nelle strategie di rilancio e di organizzazione del sistema comune–città. Inoltre l’ingresso in squadra del cardiologo Cocò Di Giovanni costituirà una spina sul fianco all’attuale dirigenza dell’ASP di Trapani sul futuro dell’ospedale di Mazara, allo stato delle cose abbandonato dalla politica ad un destino di secondaria importanza, soprattutto dopo le recenti dichiarazione dell’attuale direttore generale che ha declassato il nosocomio mazarese. Su queste dichiarazioni si attendeva una forte presa di posizione da parte di tutti i candidati sindaci, ma la reazione è stata flebile ed impercettibile. Anche per Scilla, però, la designazione degli assessori ha provocato qualche irritazione se uno dei suoi uomini più vicini, l’avv. Morello, ha ritirato la propria candidatura dalla lista per il consiglio comunale.
Intanto Vito Torrente cammina sornione per la sua strada. La sua panzerarmee avanza sicura e sembra non trovare ostacoli. C’è consapevolezza nel suo entourage di stare vivendo un momento importante, forse irripetibile; saggezza impone cautela e soprattutto stare con i piedi per terra. La partita è troppo importante, sanno che un errore, un passo falso potrebbe rivelarsi dannoso e compromettere tutto. L’apertura del comitato elettorale è stata salutata da un bagno di folla entusiasta che ha invaso corso Umberto. La stessa via è stata oggetto di un restyling, fortemente voluto dal sindaco Cristaldi in queste ore di inizio di campagna elettorale, e trasformata in un lungo red carpet. Un presente per il prossimo sindaco è il commento sarcastico e ironico degli avversari politici.
Per il M5S si prospetta un risultato abbastanza significativo ma, tranne che non si verifichi quel che è successo alle precedenti regionali, cosa assai improbabile, non sufficiente per arrivare al ballottaggio. Sono fuori dai giochi gli altri candidati Siragusa e Frazzetta, i quali, però, saranno determinanti nel togliere voti sia a Cristaldi sia a Scilla, almeno nella prima fase che è quella decisiva. Ma questo è il vero problema della destra.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Invece il problema della sinistra è che c'è gente che alle scorse elezioni chiedeva voti per Gucciardi ed ora li chiede per Cristaldi.