Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

lunedì 26 maggio 2014

Elezioni europee: Renzi da ponentino a tornado




Lo dico con estrema franchezza: questo primo round di campagna elettorale, sia per il rinnovo del parlamento europeo, sia per le amministrative mi ha profondamente deluso.
Per le europee non ho capito per quali rappresentanti eravamo chiamati a votare e per cosa. Mai come questa volta abbiamo assistito a tanta disinformazione non solo da parte dei partiti ma soprattutto dai mass media. Ho avuto la netta sensazione che come elettori ci hanno scaraventato, come un pugile alle prime armi, sul ring a far da sparring partner ai vari Renzi, Grillo e Berlusconi, i quali si divertivano, a turno, a cacciarci all’angolo e a suonarceli di santa ragione, senza che ci fosse data una via di uscita. Ci siamo sentiti catapultati in un “cul de sac” al buio e costretti a osservare ombre incognite, in una dimensione surreale, con una percezione kafkiana della realtà che era quel che si voleva che fosse e non quella che realmente era. Ci vogliamo chiedere quanti siano stati gli elettori ad averne piena consapevolezza?
Siamo stati relegati a far da cornice, come comparse in costume, a uno spettacolo indecoroso di violenza verbale, di impropèri, di volgarità, di espressioni truculente, di sciatteria linguistica, di irriverenza verso la storia, di impudenza, di dissacrazione dei valori più elementari e quel che lascia più sconcertati, è stato lo sguazzare, in questo humus melmoso, di tutti gli organi d’informazione, di intellettuali, di opinion writers. Poi si chiedono il perché di tanto astensionismo. Questa tornata elettorale delle europee è stata una partita a tre, personalizzata ad acquisire consensi ed accrescere carisma personale attraverso la reciproca demonizzazione e l’annichilimento dell’avversario. Nessun tema di grande respiro è stato toccato, nessun progetto di come immaginare l’Europa nei prossimi dieci anni è stato proposto. Europa si o Europa no? Euro scettici o eurocrati? Mettetela come volete, ma la vera vittima di tutta questa messa in scena è l’idea stessa di Europa, perché il paradosso sta nel fatto che queste elezioni, chiamiamole “politiche”, non servono a costruire quell’identità di cui ha tanto bisogno per essere credibile, ovvero quell’Europa politica sognata da Spinelli, Spaak, Schuman, Adenauer. Il risultato che ne è venuto fuori è la conseguenza di una bi-polarizzazione di due modi di intendere e di fare politica, entrambi spregiudicati, entrambi rivolti a rafforzare le posizioni acquisite in campo nazionale, entrambi ancorate su direttrici nazionaliste o qualunquiste Il ponentino rinfrescante di Renzi si è trasformato in un tornado impetuoso, al contrario, lo tsunami di Grillo si è ridotto in una schiumosa risacca.
In controtendenza i risultati sulla sponda sud mediterranea e in particolare a Mazara dove Grillo continua a farla da padrone anche se solo come espressione di protesta. I quasi diecimila voti penta stellati, sebbene in lieve flessione rispetto alle precedenti politiche e regionali, sono il segnale di un malessere, di un disagio sociale frutto di una politica regionale incorporea, parolaia, fumosa, inconsistente, da parte dell’attuale governatore Crocetta il quale non riesce a trasmettere un benché minimo segnale di speranza a una Sicilia allo sbando, calata nella disperazione più cupa a causa di una crisi economica sempre più asfissiante e da scandali che indignano da una parte e portano allo scoramento dall’altra. Lascia nello stesso tempo perplessi l’alta percentuale di consensi che riesce ad ottenere il partito di Berlusconi, nonostante le sue vicende. Si fa sentire l’effetto Renzi e ne gode il PD che si attesta oltre il 23%, risultato questo che porta entusiasmo nell’entourage del candidato sindaco Pino Bianco, un balzo significativo in termine percentuale e di buon auspicio per andare al ballottaggio. Però le amministrative sono un’altra cosa, e questi numeri sono destinati a cambiare in modo alquanto repentino con grandi ulteriori sorprese. Non si venda la pelle del lupo prima di averlo ucciso. Basta aspettare ancora qualche ora.

1 commento:

Anonimo ha detto...

So solo che per Mazara l'Europa è importante, non fosse altro perché vi si prendono decisioni importanti in materia di pesca. Ed i mazaresi sono riusciti a mandarvi, contribuendo con più di 2.000 voti, sui 70.000 e spicci che ha conquistato tra Sicilia e Sardegna, tal Ignazio Corrao da Alcamo, di anni 26, neo-laureato in legge, di professione dipendente del gruppo parlamentare ARS dei 5 stelle..mah!!!