Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

martedì 5 febbraio 2019

In hoc signo Quinci

Salvatore Quinci


Così è fatta. Dopo tanti ammiccamenti, approcci, complimenti, testimonianze di simpatia, sembra che il matrimonio si farà. D’altronde la dote è generosa, ricca, di quelle che fanno invidia. Il fine, poi, in politica, giustifica i mezzi. Certo, sarebbe stato meglio da soli, ma la legge elettorale impone le alleanze se si vuole arrivare al ballottaggio. E se per le singole formazioni sarebbe stato impossibile raggiungere con sicurezza l’obbiettivo, ecco che l’unione di esse non solo lo rende certo, ma rappresenta anche un vantaggio psicologico per potere  vincere la partita.
Gli approcci delle varie liste civiche con il movimento Partecipazione Politica di Salvatore Quinci sempre più frequenti e intensi hanno avuto esito positivo. Ormai è chiaro che il leader di Partecipazione Politica conduce le trattative da una posizione di forza, seppur psicologica, unanimamente riconosciuta. D’altronde le forze in campo sono da una parte la Panzergruppe di Scilla e Torrente, probabilmente guidati dallo stesso Torrente, e dall’altro lato i frastagliati schieramentii che da soli avrebbero avuto poche chances di potere raggiungere l’obbiettivo del ballottaggio. Una partita che se giocata individualmente avrebbe potuto costituire una disfatta e la scomparsa dalla scena politica di vari personaggi che hanno segnato la politica di questa città negli ultimi anni.  Sembra che all’interno dell’ Osservatorio Politico, Vito Billardello abbia  dovuto fare non pochi sforzi, facendo appello al buon senso e all’intelligenza di tutti, per tenere uniti nel  nuovo progetto i suoi due alleati, o meglio, uno di loro, non essendoci all’orizzonte altre alternative. Lo stesso discorso, anche se con minore intensità, per la lista SiAmo Mazara, la quale, non avrebbe avuto quei numeri, in termini di voti, che gli avrebbero consentito di incidere,da soli, sul risultato elettorale. Stesse considerazioni per il gruppo civico di Salvatore Quinci, nonostante l’entusiasmo e le simpatie che continuano a manifestarsi intorno al giovane movimento. Ma la simpatia e il calore non bastano a trasformarsi in consensi.
Bisognava quindi fare di  necessità virtù. Unire le proprie forze e sottoscrivere una grande alleanza, competitiva a quella di Torrente e Scilla, ai Futuristi e al M5S,  con alla guida un nome che costituisse, in parte, quella discontinuità politica, e che godesse di prestigio e credito, in modo trasversale, soprattutto tra i giovani.
Nonostante qualche mal di pancia, la real politic impone  delle scelte, per evitare il naufragio. Salvatore Quinci, riesce così a costruire  quell’alleanza impossibile, aggangiando al suo movimento civico,  il gruppo  capeggiato dall’ex assessore Billardello e la lista civica SiAmo Mazara con la tacita benedizione di Giorgio Macaddino.
Uno schieramento che appare non solo competitivo, ma che indebolisce in modo significativo I Futuristi di Cristaldi e soprattutto svuota fortemente il bacino dei cinquestelle.
Nasce nel segno di Quinci la  Grosse Koalition, che diventa la favorita per il ballottaggio.
Tutti insieme appassionatamente.
Lei ha riportato la musica in questa casa disse il Comandante Georg Ritter von Trapp a Maria.

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