Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

lunedì 4 marzo 2019

Una sindaca casalinga





Così si definisce nella sua prima intervista la neo candidata sindaca del centrodestra Benedetta Corrao.

Alea iacta est. Con la designazione della prof.ssa Benedetta Corrao quale candidata sindaca della ridotta coalizione di centro destra mazarese, si chiudono le toto candidature e s’incomincia a tratteggiare uno scenario politico più chiaro in termini di rapporti di forza.
Dopo la lacerante scissione di quella che doveva essere la panzerarmee di Scilla e di Torrente, ,ormai ridotta a due compagnie male armate ,che per una serie di veti reciprochi ha portato all’autodissolvimento dell’alleanza e forse anche alla insignificanza politica, quella che inizialmente era una proposta di candidatura di ripiego ha finalmente avuto ,nella compagine di Scilla, il suo crisma di ufficialità.
Avevo invitato il centro destra, in uno dei post precedenti, a scegliere una candidata sindaca che l’aiutasse a uscire dal cul de sac in cui si era pervicacemente ficcato, non mancando in quell’area figure meritevoli e di esperienza. Ciò non è stato possibile attraverso una scelta unitaria per cui si è dovuti arrivare alla separazione consensuale, ma sarà anche una sorta di “guerra dei Roses”, tra le diverse anime del composito schieramento.
Avere puntato su una donna non può non far piacere, anche se questa volta il responsabile di Forza Italia, Tony Scilla, non aveva alternative a disposizione.
La scelta fatta dalla mini coalizione di centro destra non dà a essa quel rilievo politico che meriterebbe una candidatura femminile; altra cosa sarebbe stata una designazione fatta da una coalizione forte e coesa.
Chi è Benedetta Corrao? Insegnante di materie giuridiche, è stata assessore di una delle tante giunte dell’allora sindaco Giorgio Macaddino.
Non certamente una personalità di rilievo del panorama politico locale.
“Sarò una sindaca casalinga”, esordisce con qualche comprensibile disagio, durante la sua prima intervista a un network locale. “Mi ritengo una figlia, una mamma, una insegnante, una persona” come a volere mettere le mani avanti, come dire, non aspettatevi da me grandi proclami e mirabolanti proposte. Una sindaca casalinga con due passioni, quella della scuola, le piace il suo lavoro di insegnante, e quella della politica, essendosi interessata da giovane a quel che succedeva negli anni novanta con tangentopoli e mani pulite e le successive evoluzioni politiche. Credenziali comunque non esaltanti per chi si appresta ad affrontare una competizione  che non sarà sicuramente in punta di fioretto.
Sul significato della sua candidatura dichiara con molta ingenuità:
” La mia candidatura ha una marcia in più rispetto alle altre perché è in collegamento con il governo regionale. È necessario avere un filo diretto con la Regione per intercettare finanziamenti, per potere risolvere qualche problema della città, o portare qualche legge particolare per il turismo”
Un esordio non certamente di spessore politico.
Viene in mente un altro candidato che ebbe a dire:” Con tutta la mia storia politica, ho incontrato Re, Regine, Capi di Stato, quando mi presento io le porte si spalancano.”
E ancora, lo rimarca con forza, la sua peculiarità, rispetto ai suoi avversari, sarà quello di dare “umanità” alla politica tanto da affermare con convinzione:
“ L’umanità deve essere parte attiva della politica. Un cittadino può avere le buche nelle strade, ma non gli si può negare un caffè, un sorriso, l’umanità”.
Parole da sindaca casalinga.
Che dire: Auguri e in bocca al lupo.


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