Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

lunedì 6 maggio 2019

I traditori




Questo libro è ogni giorno più attuale, e più incisivo appare proprio in questi giorni di campagna elettorale, stante che bisogna fare l’appello ogni giorno per capire dove si trovano i Consiglieri Comunali: sono ancora nel partito dove sono stati eletti? Sono da un’altra parte? Sono dalla parte opposta? Perchè non stanno dove dovrebbero essere? La storia è lunga ed è legata alla bramosia degli uomini di vincere a tutti i costi, fregandosene di regole morali e di costume. Date uno sguardo al libro.
Così scriveva Nicola Cristaldi nel suo blog il 18 marzo 2014. Era iniziata la campagna elettorale che lo avrebbe portato a conquistare il secondo mandato di sindaco della sua città per entrare così nella storia di Mazara.
Già nel febbraio del 2009 avevo scritto, su questo blog, la cronaca dettagliata della presentazione del pamphlet di Cristaldi, I Traditori, alla quale era intervenuto anche Fini, allora vicepresidente del consiglio del governo Berlusconi.
Sono passati dieci anni da allora. Ha ragione l’ex sindaco di Mazara a dire che quell’elenco di ”traditori” va aggiornato e arricchito di nomi?Arriviamo ai nostri giorni. Dunque si va al ballottaggio secondo le nostre speranze; nessuno dei due candidati, né Quinci nè Randazzo hanno ufficializzato collegamenti o apparentamenti con altre liste. Già questo è un segnale positivo, se non fosse che, comunque, qualche transumanza inizia a vedersi, con la presenza sempre più continua di Pietro Marino nei pressi del comitato elettorale di Randazzo. Un caso? Una coincidenza? Semplice curiosità del candidato più votato nella lista dei Futuristi di Cristaldi?A sentire i bene informati, si parla di un accordo che vede il passaggio dai Futuristi alla Lega, una forma di ritorno al futuro; l’impegno di P. Marino a favore di Randazzo in questa cruciale settimana di ballottaggio, e la gratitudine, se Randazzo dovesse essere eletto, di assegnare al consigliere futurista l’ambita poltrona di assessore ai lavori pubblici.In subordine, poiché questo assessorato è ambito dallo sponsor principale di Randazzo, il gruppo di  Torrente, ecco che potrebbe essere proprio Vito Torrente, ex assessore di Giorgio Macaddino, o uno molto vicino, il designato a quella poltrona, essendo la  nomina del deputato leghista ligure Lorenzo Viviani, una designazione farlocca.Sarebbe il caso che Randazzo spiegasse ai propri concittadini del perché di questa farsa, visto che ha fatto della trasparenza il suo cavallo di battaglia.In questo caso per Pietro Marino si riaprirebbero le porte per la presidenza del consiglio comunale.Randazzo spieghi il motivo di tutte queste manfrine, questi inciuci, queste ammuine, questi ammiccamenti che lui stesso ha condannato sin dall’inizio della campagna elettorale.Si tratta o non si tratta di do ut des?Questa transumanza del futurista nel campo leghista, tuttavia, pone delle considerazioni di ordine politico. È stata una scelta personale o concordata con lo stato maggiore futurista?E qui entra in ballo l’attualità del libro di Cristaldi. È pensabile che Pietro Marino decida da solo di schierarsi apertamente  a favore di colui che è stato fino a qualche giorno fa il suo avversario? Oppure che ci sia stato un accordo verticistico tra Futuristi e Lega? E questo può avvenire all’insaputa di Cristaldi? E se quest’accordo c’è stato, su quali basi?Analizziamo il primo caso. L’impegno di Marino a favore del leghista non ha alcun senso sul piano politico, se a lui non dovesse spettare una poltrona in giunta.Secondo la ripartizione dei seggi, nel caso vincesse Randazzo, ai futuristi spetterebbe un solo seggio, quello di Marino. Se quest’ultimo dovesse trovare un posto nella giunta leghista, allora verrebbe surrogato dalla sua compagna di cordata Enza Chirco. Ma nessuno dell’entourage futurista ne trarrebbe vantaggio.Se al contrario, Marino dovesse concorrere per la presidenza del consiglio, allora la Chirco, con la quale aveva diviso i suoi voti, resterebbe fuori. Questo sarebbe un grosso problema all’interno del bacino dell’imprenditore futurista.  Vorrebbe dire che per realizzare i suoi interessi personali, Pietro Marino sarebbe pronto a sacrificare la sua compagna e rinnegare gli accordi presi durante la campagna elettorale.Per i futuristi e per Cristaldi, perdere tutta la rappresentanza in consiglio comunale sarebbe un colpo letale, dopo l’insuccesso di Calatafimi.
Una operazione del genere segnerebbe definitivamente la fine di Cristaldi e dimostrerebbe tutta la sua inconsistenza politica. All’ex sindaco resterebbe soltanto la consolazione di aggiungere alla lista di “Traditori” un nome in più.Per le implicazioni descritte in precedenza, trovo assurdo che il passaggio di Marino all’altra sponda sia stata una operazione concordata.A questo punto, il futuro dei futuristi in consiglio comunale dipenderebbe da una vittoria di Quinci, che consentirebbe al movimento di Cristaldi di essere presente, in consiglio comunale, con due seggi, quelli di P.Marino e della Chirco. E dall’opposizione, né Marino né la Chirco avrebbero più interesse di passare a una Lega sconfitta.Ecco il motivo per cui ritengo quella di Marino semplicemente una smodata ambizione personale per la quale la politica è un mezzo da utilizzare e non un fine da realizzare.Cosa da evitare a ogni costo se non si vuole aumentare la cesura con gli elettori e il disamore verso la politica.Di certo, questa settimana di ballottaggio, inizia con una vicenda torbida che qualcuno farebbe bene a chiarire. Gli sviluppi li vedremo a giorni. Cristaldi può sempre aggiornare il suo libro.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho apprezzato in passato i suoi articoli. Questo lo trovo fazioso e basta.

Terminator ha detto...

Ancora troppa importanza a Cristaldi, alla sua concezione del mondo, ed anche al suo lessico, a mio modestissimo avviso..