Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

mercoledì 13 maggio 2009

La politica ha ancora un senso?

Cristaldi-Scilla-Marino-Di Giovanni


Non so se quella che ci aspetta nei prossimi giorni sarà una strana campagna elettorale, essendo chiamati ad esprimerci per l’elezione del sindaco e il rinnovo del consiglio comunale di Mazara. Di certo, le premesse ci sono tutte, a cominciare dalle strane alleanze , forse sarebbe meglio definirle cordate, che si sono create in barba ad ogni logica politica. Se la politica ha ancora un senso, esso rimane arcano per l’incapacità degli attori di spiegarne in maniera chiara e intellegibile gli intrecci e le finalità. In mancanza del senso della politica, essa si fa teatro in cui le comparse si improvvisano attori, registi, tecnici, fonici, costumisti, scenografi, suggeritori e direttori di scena. Un bel casino, insomma. I politici di professione dovrebbero tenere alto il livello della politica, e in quanto tali, dovrebbero dare un ruolo e uno spessore ai partiti; al contrario, essi formano e si alleano con liste civiche la cui finalità è quella di essere alternativi ai partiti nei quali svolgono il loro mandato politico. E’ il caso del neo deputato regionale del PDL, on. Scilla, il quale, ammaliato e travolto dalla sarabanda di apprezzamenti adulatori nei suoi confronti da parte dell’on. Giulia Adamo, della gens di Lilibeo, si lascia candidare a sindaco della propria città contro colui al quale deve le sue fortune politiche, ma non solo. Quest’ultima , fedele alla corrente dell’on Miccichè, potente satrapo siciliano del PDL, ha il vezzo di sabotare nella provincia di appartenenza qualsiasi candidatura ufficiale del partito alla quale la stessa fa parte, soprattutto se il candidato da contrastare appartiene alla corrente avversaria, ovvero quella del presidente del senato sen. Schifani e del guardasigilli on. Alfano. La diva Giulia è esperta sabotatrice di candidature politiche, il suo curriculum e le sue credenziali sono di tutto rispetto. La sua acribia nell’ordire trame e complotti la pongono saldamente nella hit parade dei sabotatori più efficienti della politica siciliota. Memorabile la sua azione devastatrice nelle precedenti elezioni amministrative, sempre a Mazara, in cui riuscì a compiere il miracolo di far perdere il candidato, dato per vincente, della coalizione alla quale lei stessa apparteneva. Questa volta ci riprova con il candidato ufficiale del PDL, On. Cristaldi, mazarese doc, il cui unico difetto, per la diva Giulia, è quello di non averla mai tenuta in grande considerazione politica, e si sa come sono fatte le donne. Non c’è niente di più pericoloso che far pesare ad una donna la sua pochezza politica. Una donna ferita nell’orgoglio è capace di allearsi anche con il diavolo se necessario. Il diavolo in questione è rappresentato dalla più qualunquista e antipartitica lista civica del territorio, la lista Ulisse. Così i due deputati del Popolo della libertà, l’on Adamo e l’on. Scilla tramano perché il candidato del PDL, on. Cristaldi, esca sconfitto assieme al partito di appartenenza. Più che paradosso siamo alla follìa.

Dalla follìa alla schizofrenia il passo è breve. Questa volta siamo all’annichilimento della politica, e contro ogni legge di natura si cerca di far coesistere, in senso metaforico, materia e antimateria, pellirosse e cacciatori di bisonti, giubbe rosse e trappers. Succede che un magistrato di quelli duri che più duri non si può, convertito sulla via dell’Autonomia Trinacriota , riceve l’ordine di recarsi nella sua città natale e cercare di raccogliere il maggior numero di consensi a favore del partito del suo referente, al fine di gettare le fondamenta per un controllo politico di un territorio privo di una vera signorìa. L’obiettivo è duplice: accaparrarsi il maggior numero di voti, indispensabili per superare lo sbarramento del 4% alle elezioni europee; impedire che ad essere eletto sindaco sia il deputato del PDL on. Cristaldi. Per ottenere il suo scopo, il duro magistrato non disdegna alleanze chiacchierate sotto il profilo politico, e inopportune , secondo i suoi critici, sotto l’aspetto della coerenza, non essendosi del tutto spogliato dalla sua duplice veste di ex magistrato e neofita della politica. Avviene che partiti alleati sul piano nazionale, regionale e provinciale, si trovino avversari su una competizione locale che si rivela frastornante sotto l’aspetto della correttezza e della trasparenza politica. L’azione dell’ex magistrato è talmente sconquassante da scardinare facilmente i precari equilibri della politica locale, gestita da personaggi pronti a farsi del male da soli. Affinché il progetto abbia una probabilità di successo, l’integerrimo assessore regionale si allea, con aria candida e serafica, con il monarca dell’UDC provinciale dal cui assenso dipende la riuscita del progetto. Il nostro, riesce anche a far ritirare la candidatura del PD, Avv. Truglio, attorno alla quale l’amministrazione uscente aveva lavorato e costruito tutte le sue strategie di vittoria ( rimangono tuttora oscuri e poco decifrabili i punti dei vari compromessi politici stipulati). L’ex magistrato realizza una atipica coalizione formata da MPA, (partito alleato in campo regionale al PDL e UDC) e dalla corrente giammarinariana dell’UDC ( partito che esprime il presidente della provincia il quale è sostenuto dal PDL e MPA) e dal PD ( partito di opposizione al PDL, MPA, UDC). Ancora più inspiegabile appare la scelta della candidata a sindaco, Vinnuccia Di Giovanni, molto vicina a Giammarinaro, le cui capacità e competenze politiche sono ancora tutte da scoprire, la quale viene imposta dall’assessore Russo alla sua frantumata coalizione. Sorprende, a tal proposito l’assordante silenzio dell’On. Baldo Gucciardi, PD, il quale poco tempo fa era stato promotore di una violenta censura politica nei confronti di alcuni consiglieri alcamesi che avevano avuto dei contatti con il sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi. In quell’occasione il coraggioso On. Gucciardi ebbe a manifestare tutta la sua critica nei confronti del progetto politico di Giammarinaro a Salemi: Il PD, per scelta degli elettori, rimarrà opposizione chiara e netta, per un ineludibile dovere etico e politico che attiene alle regole più elementari della democrazia. Il PD è incompatibile ed alternativo a Giammarinaro ed alla sua parte politica”. Per Mazara, l’on. Gucciardi e il sen. Papanìa non hanno niente da ridire? Se la politica ha un senso, come interpretare le parole: “Siamo pentiti di avere candidato Raffaele Lombardo alla presidenza della Regione Siciliana. Mai mi ero pentito di una scelta politica come quella di sostenere Lombardo”, ha detto il segretario regionale dell’UDC Saverio Romano, criticando “l’azione disgregante che il presidente della Regione ha condotto finora nei confronti, ad esempio, dell’azione dei nostri due assessori e di altri componenti della sua Giunta”. Alla luce di quanto sopra, come giustifica il segretario dell’UDC Saverio Romano, lo strano intreccio tra una parte del suo partito con il PD, partito di opposizione e l’odiato MPA di Lombardo e Russo, contro il PDL, suo fedele alleato in Sicilia e a Trapani ?

Se la politica ha un senso, bene ha fatto il candidato del PDL a restare coerente con quelle che sono gli indirizzi nazionali e regionali, scegliendo di andare da solo, con il suo partito, alle elezioni amministrative, supportato da una frangia coerente dell’UDC, in piena trasparenza e senza intrecci poco chiari. Se la politica ha un senso, bene ha fatto anche l’altro candidato sindaco il geologo Giuseppe Marino, con la sola lista dell’I.d.V sostenuta da alcuni dissidenti del PD. In caso contrario sono i partiti a non avere senso. In questo caso ci avviamo verso la morte della politica e della stessa democrazia.


Nessun commento: