Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

mercoledì 6 gennaio 2010

Concerto Pianistico di Alessando Marino

Alessandro Marino
Un grande abbraccio pianistico (non virtuale ma reale) ha inaugurato ieri la 32^ stagione concertistica 2010 promossa dall’Associazione Amici della Musica con il patrocinio del Comune di Mazara del Vallo nell’elegante hall del Kempinski Hotel “ Giardino di Costanza”. Il numerosissimo e incantato pubblico, in gran parte rimasto in piedi, per lo scarso e inadeguato numero di posti a sedere, ha assistito a un concerto che resterà probabilmente memorabile sia per la qualità del pianista sia per il programma musicale interpretato. Ad eseguirlo è il mazarese Alessandro Marino, reduce del recentissimo successo ottenuto al Teatro Regio di Parma dove si è esibito nell’ambito del Festival Verdi 2009 nella sezione Giovani Talenti, seguito da altrettanto successo nell’esibizione, avvenuta a Novembre, in una puntata in diretta televisiva del Pauw & Witteman show, il più seguito talk-show nei Paesi Bassi. Il pubblico, ammaliato dal talento e dal virtuosismo del giovane concertista, ha potuto godere dell’ascolto di brillanti pezzi pianistici di autori in gran parte sconosciuti o raramente proposti nei concerti, quali Joachim Raff, Louis Moreau Gottschalk e Charles Valentin Alkan.
Joseph Joachim Raff ebbe vicende e fortune alterne ma riuscì a diventare un nome di spicco tra i musicisti della sua epoca; di lui oggi invece pochissimo ci viene proposto da incisioni discografiche e programmi di concerto. Nato in Svizzera nel 1822 da famiglia di origini tedesche, autodidatta, Joseph Joachim Raff ebbe contatti con musicisti come Mendelssohn, per interessamento del quale furono pubblicate alcune sue composizioni nel 1845, Liszt,che divenne il suo mentore e dal quale fu influenzato. Al compositore elvetico appartengono i due brani iniziali del concerto: Siciliana e Tarantella elaborazioni dei “ Vespri Siciliani” di Verdi.
La sorpresa assoluta è stata però la parte centrale del programma, riservata all’esecuzione dei tre brani di Louis Moreau Gottschalk. Nato nel 1829 a New Orleans, Gottschalk si guadagnò il soprannome di "Chopin dei Creoli" per il virtuosismo pianistico esibito durante le sue numerose tournée, che toccarono non solo il Messico e il Brasile, ma anche l'Europa e dove fu ammirato da artisti come Theophile Gautier e Hector Berlioz.
Gottschalk è senza dubbio il compositore americano che nel XIX secolo ha saputo sperimentare per primo la fusione fra la musica colta occidentale e le tradizioni musicali del Nuovo Mondo. Del compositore americano, apprezzatissimi sono stati i brani: Souvenir de Porto Rico , e Souvenir d'Andalusie. Pubblico in visibilio dopo la notevole interpretazione della Grande Fantasia trionfale sull'inno brasiliano dedicato alla principessa Isabella, figlia del re Pedro II e ispirata dall'inno brasiliano scritto da Francisco Manuel de Silva.
L’Ultima parte del concerto è stata dedicata al pianista e compositore francese Charles Valentin Alkan (1813 –1888).
Le sue composizioni per pianoforte solo includono alcune opere tra le più difficili dell'intera letteratura pianistica, e gli interpreti che possono padroneggiarle sono molto pochi. Tra i suoi amici vi furono Franz Liszt, Frédéric Chopin, George Sand e Victor Hugo. Già all'età di 24 anni si era costruito una reputazione come uno dei più grandi virtuosi del suo tempo, tanto che Liszt una volta dichiarò che Alkan aveva la tecnica più perfetta che lui avesse mai visto. Alcune sue musiche richiedono un'abbagliante virtuosismo, grandi velocità di esecuzione, enormi balzi in rapidità, lunghi sforzi per le note veloci ribattute e il mantenimento di linee di contrappunto largamente spaziate. Eccellente l’interpretazione de Le Festin d’Esope op.39 n.12. con la presenza di ben 25 variazioni sopra un tema: ciascuna rappresenta un diverso animale delle favole di Esopo . Il concerto si conclude con i primi due movimenti : 20 anni ( très vite) e 30 anni ( Assez vite) dei quattro che compongono “La Grande Sonata delle quattro età della vita” pubblicata nel 1847. La sequenza dei movimenti è diversa dalla tipica sonata classica, nel senso che il tempo diviene progressivamente più lento.
Una volta accettato il "programma" della sonata tutta la musica diventa evidente: l'entrata roboante nella vita adulta con le sue speranze e l'impazienza (20 anni. Molto veloce); la complessità dell'uomo nel pieno del suo vigore, con la sfida di Faust a Mefistofele e la dolce canzone di Margherita (30 anni )
Non poteva essere che una ovazione quella che l’attentissimo ed emozionato pubblico ha tributato al suo giovane pianista, apprezzandone non solo le qualità stilistiche e tecniche ma soprattutto il virtuosismo e la perfezione dell’esecuzione.
Un concerto di tal genere al quale abbiamo assistito avrebbe richiesto però un luogo adeguato e consono alla portata dell’evento. E’ un vero peccato che Mazara sia priva, a tutt’oggi, di un tale contenitore.

4 commenti:

graziella I ha detto...

ci tenevo molto ad ascoltare dal vivo questo giovane "nostro"pianista ma purtroppo non mi è stato possibile!"

Rosanna C ha detto...

Alessandro ex mio alunno mitico!"

Pietro Ingargiola ha detto...

Complimenti all'artista MARINO ,veramente bravo,ho già riferito all'amministrazione del successo avuto ieri sera e delle promesse fatte , mi auguro che la prossima volta possiamo mettergli adisposizione un teatro degno del suo valore"

Pino Catalano ha detto...

Pur non essendo un cultore dell'arte musicale e quindi poco appassionato (non partecipo quasi mai a questi eventi), sono rimasto affascinato dalla bravura tecnica (solo quella riesco ad intravedere) del giovane rampollo del mio collega Gaspare Marino, che sicuramente è destinato a grandi traguardi. In bocca al lupo e ad maiora caro Alessandro!