Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

mercoledì 20 gennaio 2010

Padre Gaspare Morello

da Bypass di Pino Catalano


Sono trascorsi appena trent’anni dalla morte del Sac. Gaspare Morello e la sua scomparsa ha lasciato un vuoto tutt’ora non colmato in questa città. I suoi insegnamenti plasmarano coloro che ebbero il privilegio di essere stati suoi allievi e ne costituirono il patrimonio morale, politico e di crescita civile Padre Morello è l’esempio di quei valori di cui la Mazara colta e civile di allora era pregna e che servirono a forgiare la personalità di tanti giovani nello studio, nelle professioni, nelle arti, nella politica. E’ stato soprattutto un grande della politica di questa terra siciliana. Non fu soltanto insigne uomo di scuola. Dirigente di spicco dell’allora Partito Popolare, fu antifascista e partigiano. Fu soprattutto educatore e guida politica per tanti giovani che in seguito sarebbero stati in prima linea nella formazione della Democrazia Cristiana. La sua statura politica, le sue tensioni morali, l’amore per la sua terra e per l’Italia, la fede nella democrazia, l’impegno indomito contro la dittatura , ci vengono dati da una approfondita lettura di una delle tante lettere che fanno parte della corrispondenza tra Padre Morello e il giovane Bernardo Mattarella, e che pubblico di seguito.
Mi auguro che essa possa costituire, soprattutto oggi, un punto di riferimento e di insegnamento per i tanti piccoli politici nostrani.

Lettera del sac. Gaspare Morello a Bernardo Mattarella

“ A quest’ora avrai letto la circolare dell’On. Aldisio inviata a tutte le sezioni: Come vedi ci stiamo mettendo a lavoro, molto,molto tardi in verità, ma pazienza,meglio che mai. La battaglia che dobbiamo affrontare è quanto mai aspra e combattiamo sapendo di cadere .Pure sarebbe somma viltà ritirarci e non dire a quanti ancora amano la libertà una nostra parola di fede e di fierezza in mezzo a tanta viltà. Noi usciremo dalla lotta diminuiti di numero nei nostri rappresentanti politici, ma avremo almeno ( si spera ) un gruppo parlamentare più omogeneo e resistente alle lusinghe del dittatore. E’ una triste ora la nostra: il presente è infido e nemico, lavoriamo per un domani che potrebbe anche essere prossimo se il popolo italiano si sveglierà. Domenica mattina, con il primo treno mi recherò ad Alcamo con Bologna per abboccarmi con gli amici e vedere la nostra reale situazione in quel centro. Se tu vorrai incontrarti con me, mi farai cosa grata. Desidero però che si mantenga il segreto di questa mia andata in Alcamo, perché io mi aspetto delle rappresaglie da parte di qualche avversario per togliermi la scuola.”
Mazara: 31/1/1924
Da “ Bernardo Mattarella” – biografia politica di un cattolico siciliano- di Giovanni Bolignani

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