Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

venerdì 25 marzo 2011

Cure parlamentari

Si percepisce, in questi giorni, un profondo senso di smarrimento tra i parlamentari siciliani. Mentre il Mediterraneo è in fiamme, l’Italia è in mezzo a una guerra, la Sicilia trasformata nella più grande base bellica operativa dalla “ coalizione dei volenterosi”, Lampedusa ridotta in un lager disumano, la nube radioattiva dal Giappone è arrivata nel nostro Paese, qual è la priorità del Governo italiano? Salvare Berlusconi dai processi. Come? Facendo passare in commissione giustizia il “processo breve per gli incensurati di età maggiore a 65 anni”. Contemporaneamente la Giunta delle Autorizzazioni a Procedere si è espressa sul conflitto di attribuzione per il “caso Ruby”, e la mozione della maggioranza, che rinvia il processo al Tribunale dei Ministri, è passata per un voto grazie ai cosiddetti “responsabili, solo dopo che questi ultimi hanno avuto nominato ministro dell’Agricoltura il pupillo di Cuffaro, l’on. Saverio Romano. Tutto avviene, in beffa ai dubbi e ai rilievi, sull’opportunità di detta nomina, espressi verbalmente e messi poi nero su bianco,dal Capo dello Stato .Ma si sa che il senso del pudore non è una qualità che caratterizza il presidente del consiglio. Lo stato di depressione dei nostri onorevoli rappresentanti ha raggiunto, pertanto, livelli di guardia allarmanti, dovendo essi constatare che il Governo Berlusconi sta in piedi grazie ai voti dei “responsabili”, rappresentati da Saverio Romano, Scilipoti , Barbareschi e simili. Preoccupato per lo stato di frustrazione che affligge la compagine siciliana, e che potrebbe indurre qualcuno a compiere delle azioni inconsulte, il premier sta pensando di far scendere in campo, in politica, alcune olgettine ,con il compito di tenere alto il morale degli avviliti parlamentari. Il partito dell’amore sta pensando anche di inserire, nella prossima riforma costituzionale, il trasloco del Parlamento da Montecitorio a “ Monte di Venere “ .

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