Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

domenica 22 novembre 2009

Un monumento all’Amministratore


Altro che al pescatore! Un monumento lo meriterebbe l’Amministratore che ha dato incarico al Maestro Vito Certa di “restaurare” i vecchi e sbiaditi murales del muro di recinzione dello Stadio “ NinoVaccara” di Mazara del Vallo. Il Maestro, che ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera e gli ambienti artistici più all’avanguardia di Milano e che ha alle spalle una pluriennale esperienza nel settore delle Arti Visive, è stato spinto esclusivamente dall’amore verso la sua Città. Dall’impegno dimostrato, giorno dopo giorno sotto il sole cocente o sotto le raffiche del vento di tramontana, e dai risultati lusinghieri ottenuti, tutta la Città ha capito che grande è il suo affetto, mai del tutto sopito, per il paese natìo, ritrovato dopo anni di freddo, neve e nebbia vissuti nella Città da bere. Un marrobbio di colori che sale pian piano ma che arriva, con le sue velature naïf prive di virtuosismi accademici e caratterizzate da contorni marcati, attraverso gli occhi, diritto al cuore. Del lavoro di Totò Bonanno (Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, scomparso nel 2002), di Franco Lo Cascio (Docente di Disegno e Storia dell’Arte, esponente del Movimento della Neofigurazione) e di Saverio Rao (pittore, incisore e muralista) non rimane pressoché nulla perché “coperto” dal forte carattere della pennellata e dalla prorompente personalità stilistica del Certa; rimangono, però, il disegno e i soggetti rivestiti di nuovi, pieni, piatti e vivi colori.
Una pittura affascinante e insolita che offre una visione nuova della realtà, attraverso un uso forte degli schemi e del colore non curato o rifinito ma è, soprattutto, la semplicità che cattura lo sguardo del fruitore, il quale percorre quella zona, quasi sempre in auto “per fortuna!”, direbbero i denigratori del Mazzaro con un andamento veloce e frettoloso.
Grazie Maestro! Grazie Amministratore, chiunque tu sia!

Giacomo Cuttone.

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