Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

lunedì 22 ottobre 2012

Grillo e la rivoluzione siciliana.



    
Cosa c’è di più populista di colui che si fa portavoce del comune sentimento popolare contro il degrado politico assurto a sistema,che ha reciso i legami valoriali con la società,che ha smarrito il senso della storia,che ha abiurato alla sua identità e alle sue origini,che si è bulimizzato di privilegi ed ingrassato di iniquità?
Cosa c’è d’altronde di più populista da essere, a tal punto, considerato dal popolo un messia,angelo vendicatore dei deboli,degli ultimi,degli indifesi,degli esclusi,degli umiliati,degli irrisi?
 Tutto questo è considerato oggi Grillo e il suo movimento,semplicemente dei demagoghi,dei sobillatori,degli spacciatori di false promesse, dei detrattori della nobile arte della politica.
In poche parole:cialtrone   e agitatore di  piazza,Masaniello della rete,fustigatore del politically correct.
Sarà anche vero,ma cosa ne sarebbe  della politica senza la demagogia?  E cosa spinge in modo del tutto irrazionale  moltitudini di folle a stringersi attorno ad un uomo o un movimento, se non il volere reagire ad un sistema che ha ferito la dignità  di intere generazioni alle quali è stata tolta anche  la speranza  in un futuro?
 La presenza di Grillo in questi giorni in Sicilia sembra assumere una funzione catartica di quanto vi è immondo in un sistema politico trincerato nel suo guscio di privilegi, chiuso  ad ogni contatto fisico e ideale con il mondo reale. A nulla vale gridare a propria difesa che non tutti i partiti sono uguali;infatti “alcuni sono più uguali degli altri”,e le metastasi delle furfanterie sono  talmente devastanti che il sistema stesso è incapace,ormai,di autoimmunizzarsi.
 Lo spettacolo al quale assistiamo in questi giorni, da parte dei partiti, è deprimente  ed annichilente, investe tutto il sistema politico,incapace di  gesti di contrizione per lo sfascio etico e sociale prodotto. Catatonici ai sentimenti di sdegno che si levano da ogni parte,i partiti sono diventati loro stessi semi e germinatoi di antipolitica anche attraverso una forma di spocchia culturale.
Non dicano che quello di Grillo è solo populismo,è solo rozza demagogia,è solo spettacolo da fiera paesana,perchè così facendo dimostrano ancora una volta che tra loro e il paese reale vi è un cordone ombelicale ormai reciso.
Diventa facile gioco per chi conosce le tecniche delle comunicazione intercettare il disagio,le sofferenze,la rabbia,le urla di giustizia. La comunicazione diventa una sola voce,quella della gente comune,del sentire comune,di una rabbia repressa per troppo tempo e che finalmente si libera nelle piazze,affollandole, e urlando  anche sotto forma di isteria collettiva come segno di ribellione alle umiliazioni subite.
 Bisognerebbe riflettere perchè le stesse manifestazioni isteriche non si verificano con Vendola o con Bersani o con Casini etc . Solo appeal?Solo spettacolo? Solo populismo? Forse la cosa è molto più seria dal punto di vista sociologico.
 Stiamo assistendo a qualcosa di nuovo che per la prima volta bypassa i partiti,ad  un fenomeno mediatico nato nella rete ed attraverso di essa è arrivato direttamente alla gente comune,ai giovani,agli operai,agli impiegati,ai professionisti. Non è un fenomeno di massa fine a se stesso e destinato a spegnersi come una fiammella. Chi porta avanti una simile tesi o non sa come argomentare o non ha capito niente. Le grandi rivoluzioni,i grandi sconvolgimenti sono avvenuti tutti in questo modo,e noi siamo testimoni di ciò che sta per accadere,ci piaccia o non ci piaccia.
Per concludere:Io non credo ai miracoli,ma ci conto ciecamente.

3 commenti:

avvbia ha detto...

All'inizio ero contrario! ora non sono favorevole ma il problema va affrontato,esaminato,considerato. lui è MOLTO migliorato. ma io dico che contesta e bene,dice cosa a volte esatte .ma propone poco. !vedremo!! un saluto affetuoso al bell'articolo di luigi!!

Vito Davide Castelli ha detto...

La democrazia rappresentativa è fallita così come il capitalismo è ormai in liquidazione. Una democrazia partecipativa, anche attraverso la rete è invece auspicabile, così come dobbiamo sperare nel superamento della dittatura mondiale delle banche. Grillo propone tutto ciò in modo realistico, concreto e realizzabile. Presenta candidati dalle facce ( e fedina penale) pulite e quindi costituisce l'unico movimento a cui attualmente si può accordare fiducia. Il non tentare sarebbe un peccato di vigliaccheria

Anonimo ha detto...

Il berlusconismo sta franando...lasciando, purtroppo, frutti avvelenati..comincio a temere che il nostro non sarà mai un paese normale..