Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

lunedì 1 ottobre 2012

Parenti serpenti




Presentate le liste PDL in provincia di Trapani,sia Fazio che Cristaldi possono cantare vittoria  dell’estromissione di Ruggirello dalla lista del PDL,voluta ad alta voce da entrambi. La loro è una vittoria contro il sen. D’Alì, il quale aveva inserito nella lista del PDL  Paolo Ruggirello dopo la sua uscita dal movimento di Lombardo. Tale candidatura avrebbe dovuto,nelle intenzioni del senatore trapanese, ostacolare da una parte Fazio nel suo percorso alla regione e contemporaneamente vanificare ogni speranza di successo di  Duilio Pecorella, sponsorizzato da Cristaldi.
 Canta vittoria Cristaldi perché elimina un concorrente vincente a dà qualche alito di speranza al suo Pecorella;  canta vittoria Fazio perché elimina il suo concorrente diretto e vede sempre più vicino lo scranno regionale; il più soddisfatto  appare però il Sen.  D’Alì, felice per l’inserimento della sua pupilla Cettina Spataro oltre che nella lista PDL anche  nel listino di Musumeci, segno che a Trapani è ancora lui che comanda.
Tutti felici,tutti contenti. Intanto preparano le mosse per condurre tra loro una guerra l’un  contro l’altro armati.
Ciononostante,molto malumore serpeggia all’interno del PDL mazarese;la candidatura di Pecorella non è andata giù a molti giovani. Viene rimproverato a  Pecorella il suo impegno  a fianco  di Scilla e le  sue forti critiche espresse a Cristaldi durante le scorse amministrative.  Viene altresì rimproverato al sindaco che dopo il voltafaccia di Pecorella nei confronti di Scilla e il suo schierarsi al ballottaggio con Cristaldi,lo stesso è stato ricompensato con la carica di assessore provinciale,scalzando giovani del partito,meritevoli per capacità, per appartenenza e per coerenza. Ed è all’interno di questa componente giovanile che si è alla ricerca di altri punti di riferimento. Molti di loro sentono il fascino di Musumeci.
La stessa aria di parenti serpenti si respira all’interno del PD trapanese dopo l’esclusione dal listino di Crocetta della mattarelliana Monica Alagna,costretta,con un colpo di coda, a lasciare il posto ad un’altra donna, Antonella Milazzo, fortemente voluta dall’alcamese  sen. Papanìa, vero Dominus del PD nella Sicilia occidentale. Intanto all’interno del PD mazarese incominciano a  manifestarsi dei mal di pancia,sia per la candidatura di Giampiero Giacalone, una parte della componente femminile avrebbe voluto una rappresentante donna, sia per l’ingresso nel partito di Vito Torrente a sostegno dell’uscente Baldo Gucciardi. Torrente,il cui curriculum politico di ex riempie varie pagine,tanti sono i partiti che lo hanno visto militante tra le proprie fila,rappresenta con il suo gruppo una potente macchina di voti. Il suo appoggio vuol dire avere la certezza di essere eletto. E lo si è visto con il pienone del teatro Rivoli dove il Torrente  ha dato sfoggio delle sue truppe cammellate con grande  gioia di Gucciardi e del suo mentore sen. Papania, e dove quei pochi militanti piddini avevano il ruolo di semplici figuranti e dove sulla scena,Vito Torrente si prendeva sperticati elogi e relativi incensamenti dal deputato e dal senatore del PD. E’  la conferma che in politica vige la regola del Do ut des. Conosciamo il do, chissà se sapremo mai il des richiesto. L’ingresso in campo di Torrente spariglia l’alleanza Giacalone- Macaddino da una parte,mette in allarme i piddini vicini a Oddo,alla sua quarta legislatura,alla faccia dei limiti sanciti dallo statuto; quest’ultimo,che poteva contare fino a qualche giorno fa l’appoggio di parte della CGIL trapanese,adesso è seriamente preoccupato in quanto all’interno dello stesso sindacato vi sono lacerazioni su come schierarsi,o con Giovanna Marano,subentrata a Fava, e segretaria regionale della Fiom,o con Mariella Maggio,segretaria generale della  CGIL siciliana,inserita a sorpresa nel listino di Crocetta. Anche tra la componente  ex margherita del PD,intenzionata a votare Gucciardi,l’accordo con Torrente lo trovano indigesto,e molti sono pronti a votare la lista Crocetta,nella quale figura con sorpresa Vito Billardello, fedelissimo di Massimo Russo. Con Billardello continua la grande fuga dei mazaresi da quello che fu il partito di Lombardo. Si chiude la porta a Russo e lo si fa entrare dalla finestra attraverso un suo candidato. Questa è pura alchimia politica. Un segnale che se dovesse essere eletto, Crocetta potrebbe avvalersi dell’esperienza,riveduta e corretta,dell’attuale assessore regionale alla salute,nonostante le sue roboanti  smentite.
Tutto liscio in casa Grande Sud;nel partito di Miccichè sembra che non vi siano problemi di rielezione per il   deputato uscente Toni Scilla. Bisogna dargli atto che ha saputo lavorare bene e tutto a suo vantaggio. La lista non è forte, ma è stata formata in modo tale da superare agevolmente lo sbarramento del 5% e consentire l’elezione del deputato mazarese,il quale nella sua città potrà contare su un  gruppo di amici e simpatizzanti,  forte, motivato,coeso e soprattutto fedele.
Forte,come al solito,la lista dell’UDC. Qui,si contenderanno l’elezione Turano e Pompeo,ex sindaco di Castelvetrano,ma qualche sorpresa potrebbe venire da Marsala,città governata dalla potente Diva Giulia; il candidato sostenuto dalla Adamo potrebbe vedere elevate le sue chances di  successo.
Da seguire con attenzione il risultato di Livio Marrocco a Mazara. Il giovane deputato finiano,che sembra non avere problemi di rielezione  a Trapani e hinterland,sempre che a Marsala Massimo Grillo si decida a fare votare il partito di cui è segretario provinciale,costituisce il termometro  per le aspettative politiche del consigliere Francesco Di Liberti, il quale, dopo avere abbandonato Cristaldi,si è avvicinato a Marrocco,divenendone il suo referente. Tutti voti che verranno meno a Cristaldi e al suo candidato Pecorella.
Appare nebulizzato quel potente partito per l’autonomia che fu di Lombardo. Dopo la perdita di Ruggirello,ha serie difficoltà a superare lo sbarramento.
La curiosità degli osservatori però è rivolta al movimento 5 stelle e alla sua capacità di convogliare i voti di protesta.   Saranno essenzialmente voti di lista,al di là della modestia del candidato locale.
Aspettiamo il 28 Ottobre.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Allora, ricapitoliamo. Fazio, ex sindaco di Trapani, dovrebbe farcela. Se vince Musumeci, ce la dovrebbe fare la Spataro. Nel PD ce la farebbe Gucciardi. Sono tutti trapanesi, politicamente parlando. La vedo nera, per Mazara, tanto più che Tony Scilla non mi pare che si sia speso particolarmente per la nostra città che, in questi anni, non ha guadagnato niente ( tranne la speranza di avere un nuovo ospedale di maggior prestigio, grazie all'ass. Russo, che, però, non è candidato ) ed ha perso aliscafo per PAntelleria,ATO, tribunale e qualche altra cosa..

Anonimo ha detto...

Scilla mi pare che si sia speso più di altri con la distilleria bertolino,il fermo pesca, l'indennita' dei marittimi di 40 mila euro, l'ospedale....mi viene invece da ridere vedendo torrente...io da mazarese dovrei votare un salermitano e dare fiducia ad un torrente che ogni giorno cambia partito da destra a sinistra tipo che passa il marciapiede...ma finiamola...abbasso torrente.....w toni!

Anonimo ha detto...

Scilla che s'è speso per l'ospedale? Ma se non ha fatto altro che cercare di mettersi di traverso a Massimo Russo, invece di fare sinergia.. Sulla pesca del tonno ha sposato istanze del comparto ittico marsalese, concorrenziale a quello di Mazara ( palangaro contro circuizione )Fermo biologico ed indennità c'erano già prima. E sulla perdita dell'aliscafo non dimentichiamo che l'ex sindaco di pantelleria di Marzo, che un attimo prima di ritornare nelle patrie galere riuscì nel blitz di riporarlo a trapani, era il suo riferimento sull'isola. Al limite possiamo essere d'accordo sul fatto che nessun candidato mazarese oggi dia garanzie adeguate per la tutela, in sede regionale, degli interessi cittadini..