Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

lunedì 5 novembre 2012

Ebrei Arabi:Una questione insoluta.



Si è tenuta sabato 3 novembre,presso l’aula magna del liceo scientifico “ G.Ballatore” di Mazara la presentazione del bel libro  - Ebrei Arabi:terzo incomodo?- una raccolta di saggi di intellettuali  ebrei  e palestinesi curata da Susanna Sinigaglia.
 Oltre alla curatrice,ha relazionato il prof. Wasim Dahmash,per la seconda volta a Mazara; vi  era stato già  negli anni ottanta dorante una delle edizioni degli “ Incontri dei popoli del Mediterraneo” organizzati da Rolando Certa.
 Di ampio respiro l’intervento del sindaco della città,Nicola Cristaldi, il quale,oltre ad essersi congratulato con l’I.E.A, ha mostrato tutto il suo apprezzamento “per manifestazioni culturali di tale portata,alla luce del fatto che la stessa Mazara è unanimemente riconosciuta come cittadina multiculturale e multietnica”.
Al di là della chiarezza e dei  brillanti interventi dei relatori, moderati con l’usuale eleganza e competenza dal prof.Dino Levi, il libro apre uno squarcio di comprensione sulla natura dell’essenza della questione israelo-palestinese,andando alle sue radici in modo non conformistico,così come la stessa viene propinata dai media. Viene sviscerata una analisi storico -politica  delle origini della costruzione dello stato di Israele   sino ai giorni nostri,tuttora sconosciuta o soggetta ad autocensura da entrambe le parti in causa.
Attraverso una narrazione saggistica a più voci viene fuori un nuovo progetto di stato,non più democratico né oligarchico,ma “ Etnocratico” e colonialista,e come tale stratificato al suo interno in classi sociali diseguali,dei quali i palestinesi ne rappresentano i paria.
 Israele diviene così una operazione ingegneristica politico religiosa  fuori da qualsiasi modello istituzionale del mondo occidentale,fino a conclamarsi in Stato ebraico,dunque uno stato religioso,al pari di quegli stati islamici considerati eredi di Amlek il precursore dell’antisemitismo  secondo l’ammonimento- "Ricorda ciò che ti ha fatto Amalek"- affermato dalla Torah (Deuteronomio 25, 17).
Esiste soprattutto una questione irrisolta dei rapporti tra la governance  incardinata su un etnocentrismo forte e dominante con gli altri ebrei di immigrazione,i quali diventano anch’essi vittime al pari dei conterranei palestinesi. E’ in alcuni settori ultra religiosi e politici israeliti che la demagogia assume  una forma di visione apocalittica,una sorta di ossessione della “necessità di difesa per la sopravvivenza” di Israele dalle forze  oscurantiste e medievali dell’Islam più radicale; è così che i palestinesi sono visti  come portatori di antisemitismo al pare dei nazisti,dell’Iran,di Al Qaeda e dell’integralismo islamico. Per costoro è in gioco la stessa esistenza di Israele,dell’Europa,di tutto il mondo occidentale.
“ Ebrei arabi è un libro di storia contemporanea di popoli che si intrecciano,si combattono,fino a diventare vittime di se stessi. Un libro non solo da leggere, ma da proporre come testo  nelle scuole.
                                                                                                                                                    

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