Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

lunedì 12 novembre 2012

Un malinconico declino



  Al di là della solita ridondante retorica  contenuta nel breve ma sostanzioso comunicato del sindaco di Mazara all’atto della presentazione della sua rinnovata giunta,dobbiamo prendere atto che ormai l’On.Cristaldi  ha di fatto abiurato ad appartenere al partito in cui è stato nominato deputato,e  ha iniziato un apparente processo di catarsi culturale e politica in  seguito alla cocente sconfitta che  lui ed il suo candidato Pecorella hanno dovuto subire.
 Ci si aspettava da parte del primo cittadino mazarese una analisi del voto seria, puntuale,che portasse ad  individuare cause e responsabilità di tale sconfitta,o quanto meno delle riflessioni su come un sindaco,eletto tre anni prima in modo plebiscitario con circa il 70% di consensi,vada incontro,al primo test elettorale nella sua città dopo la sua elezione,ad una debacle di inaudite proporzioni.
 Appare singolare dare la responsabilità di tale disastro al sistema partitico o alla sua classe dirigente quando egli stesso  fa tuttora  parte di quella dirigenza regionale.
 Forse folgorato dalla  folla che dalla piazza della sua città osannava Grillo,quella stessa piazza che  da candidato sindaco aveva trasformato con enfatica retorica nel  salotto buono della politica in cui si  fingeva di dialogare con la gente,il sindaco non esita a usare le stesse parole del comico genovese dando luogo ad una filippica contro l’inutilità dei partiti e la loro inadeguatezza a rispondere ai bisogni della società.
Anche lui si adegua con tempestiva metamorfosi agli umori della piazza,tirandosi fuori da ogni responsabilità personale,e arriva addirittura a promulgare,con un coup de théatre,  un fantasioso “ Partito-Città di persone e intelligenze di posizioni ideologiche diverse ma che si fondono in una sola entità”.
Cristaldi,che nei partiti canonici di appartenenza è stato a livello regionale uno dei maggiori esponenti,a questo sistema politico,che ora contesta, deve incarichi istituzionali di prestigio,notorietà e benessere;pertanto non appare coerente con la sua storia,tutto a un tratto,promuovere una  sorta di movimento civico come antidoto alla inadeguatezza dei partiti rispetto ai malumori sociali.
La stessa società, ricordiamo anche, non ne può più di essere tartassata,spremuta,irrisa e umiliata,e chiede l’abolizione di tutti i privilegi e le iniquità e soprattutto una maggiore parsimonia nell’uso delle finanze pubbliche.
Se la risposta,sul piano politico,è questo alieno Partito–Città, inconsistente e privo di contenuti, l’immagine che ne viene fuori è deludente,inteso che un Partito - Città non si improvvisa in poche ore,ma richiede contatti a più livelli, analisi,riflessioni,strategie e scelte ponderate.
E queste ultime dovrebbero rappresentare una discontinuità forte con il sistema partitico  che si contesta.
 Non pare che sia così,a cominciare dal maquillage della ridisegnata giunta,di tutt’altro tenore rispetto alla risposta politica di radicale cambiamento uscita dalle urne.
Inoltre,tale sortita appare poco credibile sul piano politico, in quanto sembra scaturita più da pulsioni personali e da intenti di rivalsa che da una conversione di idee;si presenta tardiva e senza reali prospettive,tenendo conto dei risultati elettorali che hanno sconvolto l’intero sistema dei partiti.
Quello del sindaco Cristaldi si configura come un atto mal riuscito  di mascherare una campagna elettorale disastrosa e un triste tentativo di  reagire a quello che appare a tutti un  malinconico declino.

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