Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

mercoledì 23 dicembre 2009

Mazara e il suo nuovo look

L'isola pedonale di Corso Umberto I

Sarà l’approssimarsi delle feste, sarà per il clima mitigato da una tenue brezza di libeccio, sarà forse che nel periodo natalizio ci si sente più buoni anche nel dare giudizi, tuttavia la città si presenta sotto un aspetto diverso. Essa appare elegante, armoniosa, vivibile, godibile, forse un pochino chic se non ne conoscessimo i suoi limiti, a tratti anche irreale. Il centro città, trasformato in isola pedonale, si mostra ordinato e arredato con equilibrio e gusto, gradevolmente attraente. Esso assume un valore pedagogico nell’educare al rispetto e al gusto del bello.



Giare e Panchine

La nuova amministrazione Cristaldi ha già incassato un ulteriore punto a suo favore nella realizzazione del suo ambizioso programma che era quello di ridare dignità e splendore alla sua Città. L’inserimento di elementi di arredo urbano nel corso principale, attraverso composizioni artistiche in ceramica e realizzate attraverso il coinvolgimento di artisti e professionisti locali, danno un senso piacevole allo shopping. La gente dimostra compiacimento nel volersi riappropriare dei propri spazi, lontano dai rumori e dal caos che al contrario si presentano nella loro intensa drammaticità appena fuori dall’isola pedonale. Tutto il centro storico appare più animato; semplici interventi, attraverso l’inserimento di motivi in ceramica, danno senso e colore alle scalinate di accesso al lungomare; lo stesso sindaco, sotto il suo pseudonimo artistico di Hajto, ha voluto dare un contributo al recupero di uno dei cortili più noti della vecchia città. E’ la dimostrazione che non occorrono interventi faraonici per riportare agli antichi splendori ciò che era stato per decenni abbandonato e umiliato. Rimane una sola amarezza: perché dare un limite temporale a questa isola pedonale, e non renderla, invece, definitiva?


curtigghiu di lu 'nfernu

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Quello che viene descritta come una rivoluzione urbanistica altrove ( non dico a New York, ma a Marsala o Castelvetrano ) viene considerata ordinaria amministrazione. L'isola pedonale non diventerà mai permanente perchè il sindaco non si metterà mai contro il suo elettorato di riferimento, cioè i bottegai che si ostinano a ritenere letale per il loro fatturato il divieto di avvelenare i pedoni del centro con i gas di scarico delle macchine..
Poi magari passando da marsala s'incontrano una marea di mazaresi in via XI maggio che fanno shopping in santa pace...e con le ceramiche 'made in Cristaldi'come la mettiamo? Le ha regalate alla città? se le è fatte pagare? ed in questo caso vi sembra normale??
Buon Natale da Terminator

Giacomo Cuttone ha detto...

“…alta a petto d'uomo, bella panciuta e maestosa, …”.
“Una giara così non s'era mai veduta”.

Luigi Pirandello, Novelle per un anno,
I Meridiani vol. II, Arnoldo Mondadori
editore, Milano 1985

La novella di Luigi Pirandello “La giara”, composta nel 1906 e pubblicata nella raccolta “Novelle per un anno” nel 1917, ripercorre con umorismo i temi della molteplicità dei punti di vista, dell'ambiente siciliano e dei conflitti interpersonali, esattamente come le giare di Corso Umberto, fortemente volute dal Sindaco Cristaldi.
Ci auguriamo che non facciano la stessa fine di quella di Don Lollò Zirafa; sarà molto più difficile, oggi, trovare un “conciabrocche” esperto tanto quanto Zi' Dima Licasi, capace di poter “fare un lavoro pulito, filato coscienziosamente a regola d'arte” e farle ri-suonare come le campane!