Cartesio


Non c'è nulla interamente in nostro potere,se non i nostri pensieri.
Cartesio

mercoledì 5 novembre 2008

Le nuove feste

Halloween.

Ma chi minchia sta succidenno nna stu’ paisi? Puru pri li morti ‘sti carnivalati?”Lo zio Ascenzio non aveva grande proprietà di linguaggio; il suo era colorito e spontaneo.Più dello stupore egli esprimeva il fastidio per quella scena che si presentava davanti agli occhi nell’altro lato del marciapiedi. Lo zio Ascenzio apparteneva all’altro secolo con i suoi 80 anni appena compiuti.Quel gruppo di ragazzini,mascherati da streghe,zombi,vampiri, accompagnati da giovani mamme compiacenti,che indossavano attillati jeans a vita bassa e top succinti, non passava inosservato.Lo sguardo dello zio Ascenzio fu attirato, anche, dall’ombelico in bella mostra di qualche giovane mamma.”Capisco che c’è ancora cavuru:ma caspita! Ma chi vuliti da‘sti picciriddi quannu li matri sunnu accussì?”Ha ragione lo zio Ascenzio; che si vuole dai ragazzini quando a trasmettere certi valori sono cotanto genitori con la complicità di qualche maestrina? Non mi riferisco all’abbigliamento. Questa società é sulla via di perdere qualsiasi punto di riferimento. Pietre miliari della nostra tradizione e della nostra cultura antropologica vengono lentamente frantumate, soppiantate da manifestazioni apparentemente allegre, commiste a nuove credenze,stravaganti riti, e alla festa più pagana e anticattolica che si possa immaginare: Halloween. ”Troppo spesso la morte e l’aldilà sono soggette a credenze superstiziose e a sincretismi perchè la verità cristiana non rischi di mischiarsi con mitologie di vario genere”.E’ l’allarme accorato di Papa Benedetto XVI nel giorno in cui ricorre la festa di tutti i morti, dinanzi all’imperversare di inquietanti manifestazioni che “allontanano i giovani dalle tradizioni e segnano nuovi stili di vita e comportamenti dissacratori.” Qualcosa bisogna fare incominciando dalla scuola primaria. In classe,ma non solo ,si ricominci a parlare della festa dei morti, della tradizione dei pupi di zucchero e della frutta martorana che le anime dei defunti fanno trovare ai bambini dopo averli nascosto negli angoli piu remoti della casa.Così come i morti si ricordano dei vivi,i vivi non dimentichino i morti.

Armi santi,armi santi,

iu sugnu unu e vuatri sìti tanti:

Mentri sugnu ‘ntra stu munnu di guai

Cosi di morti mittitiminni assai.

Le mamme facciano uno sforzo intellettuale,se ne è rimasto di intelletto:ritornino bambine; ritornino dalle loro nonne a rivivere le tradizioni troppo presto dimenticate, e poi le trasmettano ai loro figli. Le mamme e le maestre lascino stare le feste e le credenze Celtiche con le loro leggende e con i loro rituali:li mandino “a fare in culo”assieme “all’Isola dei Famosi,”alla Talpa,ai Tronisti, alle Veline”;soprattutto mandino “a fare in culo“Halloween e il suo Trick or treat”.

L.T

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